La Meditazione

meditazione

Meditazione

‘Nel mezzo del cammin di nostra vita

Mi ritrovai per una selva oscura,

chè la dritta via era smarrita’.

Dante, Inferno Canto I

DEFINIZIONE

La meditazione (dal latino meditatio, riflessione) è, in generale, una pratica che si utilizza per raggiungere una maggiore padronanza delle attività della mente, in modo che essa smetta il suo usuale chiacchierio di sottofondo e divenga assolutamente acquietata, pacifica.

Tradizionalmente per meditazione si intende la concentrazione della mente in un sol punto mentre, per contemplazione si intende la capacità di lasciar riposare la mente nel suo stato naturale, o totalità. È una pratica volta quindi all'auto-realizzazione. Lo scopo religioso, spirituale, filosofico o il miglioramento delle condizioni psicofisiche nella meditazione sono una scelta prettamente personale.

Questa pratica, in forme differenti, è riconosciuta da molti secoli come parte integrante di tutte le principali tradizioni religiose. Nelle Upaniṣad, scritture sacre induiste compilate approssimativamente a partire dal IX – VIII secolo a.C., è presente il primo riferimento esplicito alla meditazione che sia giunto fino a noi, indicata con il termine sanscrito dhyāna (ध्यान).

Negli ultimi 40 anni invece queste tecniche, almeno in Occidente, vengono sempre più utilizzate per creare o restituire una forma di benessere individuale ed è con questa finalità laica che le insegno nei miei corsi.

 

TRADIZIONI

 

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Trattare di meditazione è arduo e complesso. Ci sono molte scuole, all’interno di differenti tradizioni che la descrivono in maniera specifica, sia come esperienza, sia come percorso.

Per una panoramica esaustiva sulle diverse pratiche di meditazione disponibili secondo ogni specifica religione, non posso che avvalermi del grande lavoro dello psichiatra cileno Naranjo:

  • Cristianesimo:

La preghiera contemplativa, il ricordo, la quiete, la contemplazione, la comunione

  • Ebraismo:

Imparare la Torah, preghiera e benedizione, la rimembranza, creazioni liturgiche, hitbonenut e hitbodedut

  • Islam:

Meditazione riflessiva (Fikr), Wazifa, Zikr, Lataif, Murakaba, Sama, addestramento all’attenzione

  • Induismo:

Lo yoga dalle 8 membra, il culto dell’Avatar, il Tantra indiano, Soham, meditazione trascendentale

  • Buddhismo:

Il Buddhismo Theravada (Hinayana)

Samatha, Anapanasati, Vipassana

Mahayana

Lo Zazen, Koan

Vajrayana

Pratiche preliminari, lo yoga della divinità, la meditazione senza forma, Mahamudra, Dzogchen (ati yoga), Tumo”

(Naranjo, 1999, pag 133-176)

Mi permetto di aggiungere il lavoro di Osho che ha contribuito a condividere la meditazione alla fine de ventesimo secolo, facendo un sincretismo di concetti e tecniche, da quelle dinamiche a quello statiche.

Durante il corso di meditazione sperimenteremo molte delle tecniche esistenti per avere una panoramica esperienziale.

 

PRATICA

Quasi tutti gli autori e i maestri che negli anni ho incontrato (ad esclusione degli esponenti del non dualismo dell’Advaita Vedanta, dove persino la ricerca viene ritenuta un allontanamento dalla natura buddhica già presente), fanno riferimento all’importanza della pratica quotidiana. Non solo formale della meditazione giornaliera, ma anche dell’attenzione consapevole alle semplici azioni di tutti giorni.

L’esperienza mi ha insegnato molto semplicemente che la disciplina è un ingrediente fondamentale in qualsiasi attività umana. La ricerca interiore non è esente dalla forza di un’azione ripetuta nel tempo, che diventa un comportamento, poi un’abitudine, successivamente un atteggiamento, ed infine un modo di essere.

Spesso uso l’esempio dell’attività fisica: così come alleniamo il corpo per determinate prestazioni, allo stesso modo prepariamo la mente ed i corpi sottili per specifici risultati. All’inizio può risultare faticoso, tuttavia, con la costanza, anche la meditazione diventa un’attività piacevole.

Per quanto mi riguarda dopo 20 anni di pratica ininterrotta, da qualche anno è forse il momento più significativo della mia giornata, in cui posso ristorarmi alla sorgente interiore dell’universo.

Ecco perché nel corso propongo numerose tecniche: per poter trovare quella più affine e piacevole, così da praticarla costantemente.

 

GLI EFFETTI

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Riferiamoci su questo tema alla mindfulness (che è la tecnica ad oggi più studiata e con i maggiori riscontri) e di come si possa praticarla.  Ritengo interessante parlare di quali risultati porti nella vita di tutti i giorni. Perché insomma, dovremmo essere interessati ad esercitarla.

•           Amore. “La via per sviluppare la nostra capacità di amare consiste nel diventare più consapevoli dei nostri sentimenti, qualsiasi essi siano, nell’imparare a osservarli senza giudizi, con pazienza ed accettazione” (Kabat Zinn, 1993, pag 153).

•           Salute. “La medicina comportamentale riconosce che le nostre abitudini di pensiero ed emotive hanno un ruolo importante nella salute e nella malattia.” (Kabat Zinn, 1993, pag 137). “Se ogni organismo vivente è una totalità in sé, esso è anche immerso in una totalità più ampia: l’ambiente, il pianeta, l’universo. Vista in questa luce, la salute è un processo dinamico, non è qualcosa che si ottiene e trattiene.” (pag 123)

“E’ stato riscontrato che nel lungo termine coloro che avevano seguito la nuova terapia [(meditazione] avevano ridotto del 47% le probabilità di seguire un attacco di cuore. Questo studio in realtà si basa su precedenti ricerche che hanno dimostrato come un buon programma di meditazione può ridurre l’alta pressione, gli ictus, il colesterolo, l’arteriosclerosi. Inoltre la meditazione riduce sensibilmente anche i livelli di colesterolo nelle urine per le donne in post menopausa”. (2010, Medical College of Wisconsin pubblicato su Archives of Internal Medicine)

•           Guarigione. “In sintesi, la guarigione è una trasformazione del tuo modo di vedere, piuttosto che una cura di certi sintomi. Comporta il riconoscimento della tua interezza e, nello stesso tempo, del tuo essere connesso a ogni altra cosa. Soprattutto, comporta il sentirti in pace con te stesso.” (Kabat Zinn, 1993, pag 133). “E’ questo processo di affrontare le cose così come sono che costituisce il processo di guarigione”. (pag 123)

 

Va specificato che: “Non meditiamo per fare scomparire nulla. La consapevolezza guarisce insegnandoci a vivere ciascun momento il più pienamente possibile” (Kabat Zinn, 1993, pag 127).

Non bisogna cadere nell’errore di pensare che se ci è stata diagnosticata una malattia, la meditazione sia la panacea che stavamo cercando.

Può aiutare in maniera trasversale: nell’accettare quello che stiamo vivendo, possiamo rispondere al disagio con maggiore fiducia ed ottimismo. Entrambi questi atteggiamenti sono risultati significativi nella correlazione tra malattia, sistema immunitario e guarigione. (1993, Kabat Zinn)

 

COME MEDITARE

Vediamo la suddivisione pratica, avvalendoci del prezioso aiuto della psicoterapeuta Chris Mace per individuare tecniche per  fare esperienza della presenza mentale.

 

Pratiche formali

Meditazioni sedute (consapevolezza del respiro, sensazioni corporee, suoni, pensieri, etc.)

Meditazioni in movimento (meditazione camminata, consapevoli allungamenti yoga)

Scambi di gruppo (esercizi guidati, discussioni guidate sull’esperienza)

 

Pratiche informali

Attività consapevole (mangiare, pulire, guidare, etc.)

Esercizi strutturati (eliminazione dei pensieri, spazio di respirazione, etc.)

Contemplazione (poesia, esperienze estatiche)”

(Mace, 2010,pag 131)

 

COMPETENZA

A causa del mio percorso di studi e professionale, da anni descrivo la meditazione come una competenza.

Competenze declinata in:

-conoscenza di costrutti e di metodi per sperimentarli

-capacità di applicarli a comando

-qualità di presenza accettante ai fenomeni della vita interna ed esterna.

In ognuno di questi tre aspetti è possibile autovalutarsi, dando un punteggio da 0 (nulla) a 10 (completamente), così da rendersi conto del proprio livello di apprendimento e dell’area su cui investire per conseguirlo.

 

EFFETTI PSICO-NEURO-FISIOLOGICI

Molti studi scientifici hanno provato che le onde cerebrali si correlano agli stati emotivi e mentali. Cambiando il tuo stato, puoi migliorare la qualità e l’esperienza della tua intera vita.

Siccome praticare meditazione, cambia le frequenze delle onde cerebrali, allora praticare una buona meditazione significa cambiare il proprio stato.

Questo è il presupposto alla base del corso, che ti invito a verificare personalmente.

Di seguito riporto una scheda esplicativa (ove per le Onde Lambda, Hyper-Gamma ed Epsilon abbiamo bisogno di maggiori studi e ricerca).

 

Onde cerebrali

Frequenza

Esperienza

Utile per

Neurotransmettitori/ormoni

Lambda

Oltre – 200Hz

Esperienza estatica sensazione di unità

Pochi studi eseguiti

Non ancora determinato

Hyper-Gamma

200Hz – 100Hz

Esperienza estatica sensazione di unità

Pochi studi eseguiti

Non ancora determinato

Gamma

100Hz – 40Hz

Esperienza estatica sensazione di unità

Meditazione profonda (Samadhi, Nirvana, Satori)

Serotonina, Endorfine

Beta (High)

40Hz – 20Hz

Ansietà, nervosismo, attacchi di panico

NON utile

Adrenalina, Cortisolo, Norepinephrina

Beta (Mid-Low)

20Hz – 12Hz

Vigilanza, focus, concentrazione

Disturbi dell’attenzione

Dopamina

Alpha

12Hz – 8Hz

Pacifico, rilassato, sogno ad occhi aperti

Rilassamento, meditazione, stress, ansietà, panico, focus

Serotonina, Endorphine

Alpha/Theta

7.83Hz – Schumann Risonanza

Calma, meditativa, fisicamente rilassata, assonnata

EMF resistenza, sistema immunitario, Insonnia

GABA, Serotonina, Acetylcholina, Endorphine

Theta

8Hz – 4Hz

Profondamente rilassata, sonno  (stato REM del sonno)

Profonda meditazione, intuizione, creatività, sistema immunitario

GABA, Serotonina, Acetylcholina, Anti-Cortisolo, Endorfine, Ormone della crescita

Delta

4Hz – .5Hz

Sonno profondo (senza sogni), profonda meditazione (senza pensieri)

La + profonda, meditazione, sonno

Ormone della crescita, Melatonina

Epsilon

.5Hz – Lower

Esperienza estatica sensazione di unità

Pochi studi  eseguiti

Non ancora determinato

Se sei incuriosito o interessato, scrivimi per ricevere una tecnica gratuita o leggere, di settimana in settimana,  articoli, tecniche gratuite e approfondimenti.

 

Bibliografia:

Kabat-Zinn Jon (1993), Vivere momento per momento, TEA pratica

Kabat-Zinn Jon (1994), Mindfulness meditation for everyday life, Piatkus

Mace Chris, (2010), Mindfulness e salute mentale, Astrolabio

Naranjo Claudio, (1999), La via del silenzio e la via delle parole, Astrolabio